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Le informazioni presenti in questo sito sono ottenute da PubMed

Perchè si forma una placca del pene ?
Cause  della curvatura del pene


Per capire perchè un pene in erezione affetto da La Peyronie curvi,   dobbiamo conoscere il funzionamento del meccanismo della erezione  e della anatomia dei corpi cavernosi.
I corpi cavernosi sono a forma di sigaro e  sono come dei palloncini allungati accoppiati all'interno dei quali si deve  "gonfiare sangue  "per creare l'erezione.
La loro parete , che li circonda è fatta di tessuto connettivo (fibre collagene + fibre elastiche ) e si chiama TUNICA ALBUGINEA.  La Tunica albuginea  produce la rigidità solo quando il corpo cavernoso è allungato al massimo. È elastica fino ad un certo punto in quanto al suo interno ha un intreccio di  forti fibre di tessuto connettivo. Quando il sangue entra nei corpi cavernosi e li espande  la tunica albuginea entra in tensione  /pressione determinando  la forma del pene eretto. La tunica albuginea trasforma un riempimento di sangue interno al corpo cavernoso in rigidità strutturale.
La Malattia di Peyronie o Pene curvo è una malattia della tunica albuginea. Nella zona di produzione della placca, questa interferisce focalmente  con l'espansione del tessuto albugineo in genere elastico . La placca può essere la conseguenza di una infiammazione  reversibile in fasE precoce della malattia, oppure essere rappresentata da una  cicatrici permanente sviluppatasi COME NATURALE EVOLUZIONE DI UN PROCESSO INFIAMMATORIO , se la infiammazione progrediosce.
Le placce indipendentemente dalla sua composizione , alterano la forma dei corpi cavernosi distesi  e causano un pene curvato. E' come se noi mettessimo un nastro adesivo su un palloncino e provassimo a gonfiarlo.  Il nastro adesivo attraverso la sua azione retraente  provoca inflazione irregolare ed una conseguente  erezione piegata.

Chi produce la placca ?
Inizialmente una parte focale della albuginea infiammata si gonfia dolorosamente  dolorosamente: successivamente questa infiammazione focale diventa il sito  di cicatrici deturpanti anelastiche  e  permanenti
Studi microscopici e biochimici hanno dimostrato che la placca rappresenta l'esito della  fase di un  processo di guarigione delle ferite , un processo quindi fisiologico.
Più precisamente, anche se una guarigione della ferita di una albuginea non può essere dimostrata in tutti i casi, la maggior parte di questi è poratata avanti da una risposta dell'organismo ad un trauma penieno a pene eretto. Questo trauma , che  viene descritto nella maggior parte degli uomini affetti da La Peyronie , può seguire ad una dolorosa piegatura del pene imprevista durante il sesso, alla effettiva rottura dei corpi cavernosi con immediata perdita dell'erezione e successiva tumefazione e rigonfiamento grave.
Probabilmente, tutti gli uomini sessualmente attivi sperimentano  un certo grado di usura su particolari aree vulnerabili del meccanismo dell'erezione. Sia la disposizione strutturale   dei corpi cavernosi  sia l'elasticità intrinseca dei suoi tessuti connettivi contrastano  le forti sollecitazioni meccaniche imposte dal rapporto attivo. Quando un uomo raggiunge i 50 anni di età l'elasticità  del tessuto connettivo diminuisce. L'età media per la comparsa di una malattia di Peyronie  con pene curvo è in media di cinquantacinque anni.
Le placche di La peyronie compaiono piu' comunemente lungo la parte superiore del pene (sono dorsali). Perchè questa regione della tunica albuginea compresa tra i due corpi cavernosi accoppiati ,  che assume una forma a T , è particolarmente vulnerabile a delaminazione indotta da stress.  In questa regione la  fibrina, che è una proteina coinvolta nella attivazione della cicatrizzazione,  viene ritrovata negli uomini con malattia di Peyronie.
Alcuni studi di autopsia  hanno dimostrato che i primi cambiamenti microscopici della albuginea come  evidenza di malattia di Peyronie sono un riscontro comune. Non sappiamo però per quale motivo molti uomini  sviluppano i cambiamentoi descritti che poi evolvono in placche di La peyronie  in una piccola percentuale di casi.
Si pensa alla esistenza quindi di malattie predisponenti  che favoriscono il processo di una guarigione delle ferite in modo anomalo.
Non abbiamo una risposta chiara in tal senso anche se un pene curvo è più comune nei diabetici e negli uomini con la gotta, due condizioni che possono influenzare la guarigione del tessuto connettivo. Un pene curvo è anche più comune in presenza di malattia di Dupuytren . Queste cicatrici retraenti del rivestimento fasciale dei tendini delle dita nel palmo della mano può essere ereditata, influenzando cosi  una tendenza anormale verso la formazione di cicatrici in altri settori.

La malattia inizia con una flogosi (infiammazione ) iniziale  in uno o più punti della tunica albuginea, che è la guaina che riveste i corpi cavernosi. Questi focolai di infiammazione possono dare una  erezione dolorosa, oppure della alterazioni della sensibilità cutanea peniena, che possono rappresentare i sintomi di esordio della malattia.
L'infiammazione , in un periodo non definibile, va incontro alla risoluzione esitando in cicatrici fibrose della tonaca albuniginea che diventano apprezzabili sottoforma di placche  che determinano vistose curvature del pene.

Qualche volta se la curvatura è fortemente patologica  si accompagna  a deficit funzionale (deficit erettile).


Ma quali sono le cause della malattia di la Peyronie ?

Non le sappiamo, ma una malattia spesso può essere collegata a :

Traumi del pene durante i rapporti sessuali

Predisposizione genetica

Infezioni

Malattia arteriosa


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Peyronie fu il primo a suggerire un’eziologia per la malattia nel 1743’, Egli considerò che la malattia fosse causata dalla combinazione di una frequente in’itazione cronica, indotta da un abuso sessuale, e di malattie veneree come la gonorrea e la sifilide, anche se pure la tubercolosi poteva essere un fattore contribuente. Molte altre teorie sono state successivamente suggerite e vengono discusse di seguito.




Traumi del pene
La teoria iniziale, (nonostante che  la maggior parte dei pazienti non riferisca  un’anamnesi di trauma sessuale) ,  di piccoli traumi sessuali ripetuti a pene completamente ma sopratutto parzilamente eretto , è ancora oggi considerata la causa più  accreditata della malattia.  Il danno micro vascolare dovuto alla rottura di piccoli vasi durante il rapporto sessuale, ( a sua volta causato da una delaminazione tra gli strati della tonaca albuginea)  , causa  piccoli ematomi, che vengono  successivamente riassorbiti. tale riassorbimento lascia la fibrina  che rimasta nel tessuto danneggiato  attiva i fibroblasti , che causano proliferazione cellulare e reazione infiammatoria. La particolare esposizione durante il rapporto sessuale  della porzione dorsale o ventrale  del pene  giustifica  la frequente posizione dorsale o ventrale  della placca.
E’ bene precisare anche che dato che i traumi del pene sono molto frequenti  e non tutti esitano nella formazione di placche,  si suggerisce che il  trauma non è il solo fattore eziologico, (  altrimenti l’incidenza della malattia di Peyronie sarebbe molto più elevata di quella registrata attualmente ) , ma che  esiste anche una predisposizione congenita alla malattia.

Altri fattori traumatici , oltre ad i rapporti sessuali, possono essere  le manovre strumentali in uretra, la somministrazione intracavernosa di prostaglandine,  traumi genitali o perineali)

Predisposizione genetica
Sono stati raccolti dati che suggeriscono che vi sia una predisposizine genetica per la malattia di Peyronie. Ci può essere ad esempio una  anamnesi familiare positiva per malattia di Peyronie nel 2% dei pazienti , e vi è una significativa associazione tra fibromatosi palmare di Dupuytren (una malattia che si trasmette  come caratteristica autosomica dominante) nel 16-20% dei pazienti. La presenza di particolari aplotipi , documentata negli affetti da La Peyronie HLA-B2733, HLA-A1 e HLA-DQw23’, e HLA-DQ535.
Anche la presenza di  anticorpi anti-elastina nel siero di pazienti con malattia di Peyronie  può indicare una base autoimmunitaria sottostante per la malattia.


Infezioni (uretriti)

Peyronie per primo suggerì che una malattia venerea fosse un fattore contribuente per la malattia, ma non vi è stato nessun supporto per questa teoria nelle casistiche moderne.
Gli studi di microscopia elettronica sulla placca hanno rivelato la presenza di alcuni batteri  Gram-negativi  a livello della tunica albuginea   e Smith ha trovato batteri nelle ghiandole peri-uretrali in 7 dei 23 casi esaminati istologicamente .
Le urino colture e le colture  uretrali sono generalmente negative e, nonostante un’estesa ricerca di
un agente infettivo, comprendente colture e anticorpi  , non è stata trovata nessuna causa infettiva.

Vascolari - Malattia arteriosa (Aterosclerosi , ipertensione)
L’incidenza di malattia arteriosa nella malattia di Peyronie è del 30%, e quella di diabete con microangiopatia associata è del 2,7-12% dei pazienti con malattia di Peyronie.
Un’aterosclerosi prematura è stata proposta come un fattore causante che dà inizio alla vasculite che si verifica nelle fasi iniziali della malattia, e altri hanno suggerito che il tessuto connettivo vascolare in seguito a invecchiamento precoce sia più suscettibile a piccoli traumi ripetuti.
I pazienti con fibrosi retroperitoneale secondaria a periaortite hanno anticorpi circolanti diretti s erso la ceroide, un lipide ossidato di cui è stata rilevata la presenzaa livello delle placche aterosclerotiche. Questi anticorpi sono presenti solo quando vi è una frattura della media,che quindi esponga il materiale ateromatoso dell’avventizia.
Ciò puo spiegare l’associazione di aterosclerosi, trauma e infiammazione che si verifica negli stadi iniziali della malattia di Peyronie.



 
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