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Le informazioni presenti in questo sito sono ottenute da PubMed
Cos'è PubMed?
PubMed è una banca dati biomedica accessibile gratuitamente on line, sviluppata dal National Center for Biotechnology Information (NCBI) presso la National Library of Medicine (NLM).
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Cosa contiene?
PubMed contiene circa 16 milioni di citazioni di articoli scientifici, di ambito biomedico o di scienze affini, dagli anni '50 del Novecento ad oggi. Le citazioni provengono da MEDLINE (la prima banca dati della NLM) e da altre banche dati dedicate alle scienze della vita; gli abstract, disponibili dal 1975, sono presenti per il 76% degli articoli.
Grazie al software Entrez, PubMed permette l'accesso ad articoli a testo pieno disponibili gratuitamente on line. Le riviste indicizzate sono circa 1/6 dell'intera produzione mondiale in ambito biomedico, anche se provengono principalmente dall'area statunitense (40%) e sono per lo più pubblicate in lingua inglese (88%).
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Cos'è una banca dati bibliografica?
Una banca dati bibliografica (base (di) dati, database, archivio bibliografico) è un archivio elettronico di riferimenti bibliografici interrogabile in modo dinamico; a causa dell'alto costo di mantenimento, la maggior parte delle banche dati è consultabile solo a pagamento: PubMed costituisce un'importante eccezione.
Una banca dati contiene esclusivamente citazioni di articoli, spesso provvisti di abstract; l'applicazione di software specifici consente la fruizione di altri servizi di supporto, quali il collegamento alla versione full text degli articoli o la loro localizzazione.
Rispetto ad una ricerca condotta su un generico motore o sfogliando gli indici cartacei di riviste, una banca dati offre numerosi vantaggi nella qualità e nella quantità dei risultati ottenibili. Il valore scientifico delle informazioni è garantito dalla selezione umana dei contenuti condotta da qualificati comitati scientifici.
La conoscenza delle banche dati e l'ottimizzazione delle strategie per il recupero dell'informazione consentono di migliorare il livello qualitativo delle nostre ricerche!


Perche un pene si deforma ?
Conoscere la Malattia di La Peyronie
La malattia della Tonaca Albuginea


Molto spesso , nel corso della propria esistenza , l’uomo  si accorge di avere dei noduli lungo il pene…….

Sostanze usate per la cura  del Pene Curvo
misurate nella loro efficacia e descritte nel sito

Assunte oralmente

Terapia medica locale / intralesionale

1. Cortisone (bentelan fiale da 1,5 mg(
2. Verapamile (isoptin fiale )
3. Interferone a/b
4. Collagenasi
5. Superossidodismutasi (SOD) (Orgoteina)

Terapia medica locale

1. Gel antiinifammatori

Terapie medica locale
1. Ionoforesi
   a. verapamile
   b. cortisonici
   c. lidocaina
   d. orgoteina (SOD)

Terapie mediche locali meccaniche/fisiche
1.Eswl
2.Ultrasuoni /laser
3.radioterapia
2.pompe vacuum
3.Retrattori

La malattia di La Peyronie o Induratio Penis Plastica (IPP) e una patologia fibrotizzante caratterizzata dalla comparsa di placche infiammatorie a carico della tonaca albuginea del pene, localizzate prevalentemente in sede dorsale, le quali, a loro volta, possono evocare dolore durante l’erezione ed incurvamento penieno.
TONACA ALBUGINEA e PROCESSO INFIAMMATORIO  sono gli attori incontrastati di questa MALATTIA BENIGNA  del pene,che può essere associata a diverse altre condizioni patologiche quali:

La malattia di Dupuytren (17%),

La timpanosclerosi (2%)
La malattia di Ledderhose (2 %)

Osservata per la prima volta  da Falloppio e Vesalio  fu solo nel 1743 che la malattia fu descritta da Francois Gigot de la Peyronie ,  un medico francese che  descrisse un gruppo di pazienti affetti  da  ispessimento fibroso del corpo cavernoso.

In questa malattia quindi , una placca  (leggasi zona cicatriziale anelastica) si sostituisce  ad un pezzo di tonaca albuginea (la membrana di rivestimento dei corpi cavernosi). Essendo anelastica , questa cicatrice impedisce  l'estensione della zona interessata  , esercitando quindi una trazione  che si trasforma in curvatura del pene.

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Incidenza della malattia

Nella razza bianca l'incidenza va dallo 0,3 % allo 1 %.
Nella razza nera è molto più bassa
Pressoche assente negli orientali.

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Età di incidenza della malattia


La malattia può essere presente negli uomini giovani, predomina però tra i 40 ed i 60 anni


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Cause della Induratio Penis Plastica


Traumi
Predisposizione genetica
Infezione
Malattia arteriosa



Peyronie fu il primo a suggerire un’eziologia per la malattia nel 1743’, Egli considerò che la malattia fosse causata dalla combinazione di una frequente irritazione cronica, indotta da un abuso sessuale, e di malattie veneree come la gonorrea e la sifilide, anche se pure la tubercolosi poteva essere un fattore contribuente. Molte altre teorie sono state successivamente suggerite e vengono discusse di seguito.

Trauma

La teoria iniziale, (nonostante che  la maggior parte dei pazienti non riferisca  un’anamnesi di trauma sessuale) ,  di piccoli traumi sessuali ripetuti, è ancora oggi considerata la causa più probabile della malattia.  Il danno micro vascolare dovuto alla rottura di piccoli vasi durante il rapporto sessuale, causa  piccoli ematomi: questi innescano il processo infiammatorio di guarigione che si conclude , come tutti i processi infiammatori finalizzati a riparare il tessuto danneggiato , in produzione di tesuto fibroso. La particolare esposizione durante il rapporto sessuale  della porzione dorsale o ventrale  del pene  giustifica  la frequente posizione dorsale o ventrale  della placca.
E’ bene precisare anche che dato che i traumi del pene sono molto frequenti  e non tutti esitano nella formazione di placche,  si suggerisce che il  trauma non è il solo fattore eziologico, (  altrimenti l’incidenza della malattia di Peyronie sarebbe molto più elevata di quella registrata attualmente ) , ma che  esiste anche una predisposizione congenita alla malattia.

Predisposizione genetica

Sono stati raccolti dati che suggeriscono che vi sia una predisposizine genetica per la malattia di Peyronie. Ci può essere ad esempio una  anamnesi familiare positiva per malattia di Peyronie nel 2% dei pazienti , e vi è una significativa associazione tra fibromatosi palmare di Dupuytren (una malattia che si trasmette  come caratteristica autosomica dominante) nel 16-20% dei pazienti. La presenza di particolari aplotipi , documentata negli affetti da La Peyronie HLA-B2733, HLA-A1 e HLA-DQw23’, e HLA-DQ535.
Anche la presenza di  anticorpi anti-elastina nel siero di pazienti con malattia di Peyronie  può indicare una base autoimmunitaria sottostante per la malattia.

Infezione

Peyronie per primo suggerì che una malattia venerea fosse un fattore contribuente per la malattia, ma non vi è stato nessun supporto per questa teoria nelle casistiche moderne.
Gli studi di microscopia elettronica sulla placca hanno rivelato la presenza di alcuni batteri  Gram-negativi  a livello della tunica albuginea   e Smith ha trovato batteri nelle ghiandole peri-uretrali in 7 dei 23 casi esaminati istologicamente .
Le urino colture e le colture  uretrali sono generalmente negative e, nonostante un’estesa ricerca di
un agente infettivo, comprendente colture e anticorpi  , non è stata trovata nessuna causa infettiva.

Malattia arteriosa

L’incidenza di malattia arteriosa nella malattia di Peyronie è del 30%, e quella di diabete con microangiopatia associata è del 2,7-12% dei pazienti con malattia di Peyronie.
Un’aterosclerosi prematura è stata proposta come un fattore causante che dà inizio alla vasculite che si verifica nelle fasi iniziali della malattia, e altri hanno suggerito che il tessuto connettivo vascolare in seguito a invecchiamento precoce sia più suscettibile a piccoli traumi ripetuti.
I pazienti con fibrosi retroperitoneale secondaria a periaortite hanno anticorpi circolanti diretti s erso la ceroide, un lipide ossidato di cui è stata rilevata la presenzaa livello delle placche aterosclerotiche. Questi anticorpi sono presenti solo quando vi è una frattura della media,che quindi esponga il materiale ateromatoso dell’avventizia.
Ciò puo spiegare l’associazione di aterosclerosi, trauma e infiammazione che si verifica negli stadi iniziali della malattia di Peyronie.

Evoluzione della malattia
In genere la malattia esordisce con sintomi vaghi che non vengono riconosciuti dal paziente. Particolare attenzione dovrebbe essere data alla presenza di disturbi della sensibilità , le parestesie, che compaiono in genere a pene eeretto o dopo la erezione. Riconoscere queste parestesie sarebbe importante , qualche volta, per impedire la progressione della malattia attraverso la assunzione di semplici antiinfiammatori verso la fibrosi. Se il processo infiammatorio segue i naturali eventi,  la malattia procede con la comparsa della curvatura peniena. Questa può comparire all'improvviso , dal giorno alla notte , oppure può realizzarsi negli anni, fino a stabilizzarsi. In qualche caso  si assiste a periodi di peggiormaneto e di miglioramento della curvatura che sono dovuti alla fase di attività/quiescenza della malattia.
Qualcuno descrive guarigione della curvatura , UN RADDRIZZAMENTO CHE VIENE INTERPRETATO POSITIVAMENTE dal paziente e dal medico , ma che in realtà è quadro di peggioramento della malattia che estendendosi /interessando altre zone della albuginea causa un effetto retraente da parti opposte che effettua il raddrizzamento del pene. Questa situazione di apparente guarigione sarà inequivocabilmente  annunciata da un raccordimaneto del pene. (NDR. Volendo parlare in termine tecnici , una evoluzione della malattia dapprima asimmetrica e poi simmetrica produce un raddrizzamento simile  a quello che artificialmente viene prodotto con l'intervento chirurgico di raddrizzamento del pene codificato da Nesbit, e  che , a sua volta, esita in un raccorciamento di qualche cm del pene).   
Quando la malattia evolve estesamente nella albuginea del corpo cavernoso controlaterale il pene si riduce in lunghezza. Nonostante questi danni perà la funzione sessuale (erezione ) viene conservata nel 70 % dei casi !!!!!


 
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